Una breve definizione delle traduzioni editoriali: cosa facciamo, cosa ci distingue dagli altri traduttori? Il lavoro (e la sua descrizione) nasce sul campo.
Definizione del lavoro di un traduttore
L’atlante delle professioni dell’Università di Torino descrive in questo modo il lavoro del traduttore:
ll traduttore traduce testi da una lingua ad un’altra […] Si specializza, inoltre, in un ambito disciplinare o area tematica; è possibile distinguere il Traduttore editoriale, che esegue traduzioni in campo letterario (narrativa/saggistica letteraria) e il Traduttore tecnico-scientifico, che traduce testi di argomenti tecnico-scientifici […].
È una descrizione secca e come tale ovviamente riduttiva, tuttavia, offre le informazioni principali a una persona che non sa nulla del lavoro del traduttore.
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- Un traduttore è specializzato sia per la lingua da cui traduce sia per gli ambiti disciplinari che tratta.
- Lavora solo verso la sua lingua madre.
- Appartiene a due grandi aree: le traduzioni tecniche e quelle editoriali.
Nella realtà lavorativa, tuttavia, la traduzione editoriale è campo diverso da quella letteraria, che necessita di colleghi altamente specializzati nell’ambito più difficile che esista: la narrativa.
Le traduzioni editoriali in pratica
Una traduzione editoriale è la traduzione di saggistica, articoli di riviste e quotidiani e tutta quella che viene definita letteratura grigia, per esempio, i materiali di conferenze e convegni. In breve, si tratta di tradurre tutti quei testi che hanno un valore in più del semplice how-to, in cui la lingua è quindi altrettanto importante del contenuto. Una traduzione letteraria aggiunge a questo un’altra difficoltà: il valore poetico del linguaggio.
(Per questo motivo i traduttori letterari ed editoriali sono considerati autori e quindi protetti dalle leggi sul copyright.)
Un esempio che spero chiarisca: in un manuale di istruzioni è fondamentale la precisione terminologica, in un saggio (anche sulla stessa materia), oltre alla precisione dei termini, bisogna rispettare lo stile dell’autore.
Tradurre un saggio sulla medicina è quindi diverso dal tradurre una serie di esami medici (magari anche più difficili da comprendere).
Un traduttore editoriale si differenzia da un traduttore tecnico e letterario per specializzazione. In altre parole non è una questione di bravura. Un buon traduttore è tale qualunque sia il suo campo, anche se naturalmente per la traduzione letteraria è necessario un talento o sensibilità notevoli per la scrittura.